Puntualmente per l’inizio del nuovo anno, il centro di ricerca Dodis presenta le sue ricerche sulle relazioni internazionali della Svizzera nel 1994. Dodis ha analizzato quasi un chilometro di atti dell’Archivio federale svizzero. Il 1o gennaio 2025, immediatamente dopo la scadenza del termine di protezione legale, il centro di ricerca pubblica una selezione di documenti particolarmente significativi nella banca dati Dodis e nell’edizione di fonti. Al centro dell’attenzione sono i negoziati confidenziali con l’UE sugli accordi bilaterali settoriali, la cooperazione in materia di politica di sicurezza in Europa e l’intensificazione dei contatti economici globali. «I documenti sul 1994 sono sintomatici di come la politica interna ed estera in Svizzera siano saldamente intrecciate», afferma il direttore di Dodis Sacha Zala. «Il No al SEE nel 1992 non sarebbe rimasto un caso isolato.»
Inversione di rotta nella politica dei trasporti
Nel 1994, il fatto che la politica estera svizzera dovesse fare i conti con il popolo si dimostrò in tutta una serie di votazioni. All’inizio dell’anno, approvando l’Iniziativa delle Alpi, gli elettori e le elettrici vanificarono i piani del Consiglio federale non solo in materia di politica dei trasporti, ma anche di politica estera. La brusca inversione di rotta nella politica di transito svizzera suscitò notevole irritazione a Bruxelles. Il Consiglio federale tentò di rassicurare sul fatto che la Svizzera avrebbe rispettato i propri obblighi, nonostante l’iniziativa «per proteggere la regione alpina dal traffico di transito» (dodis.ch/64665) e presentò, già a settembre, una soluzione conforme agli standard europei. Tuttavia, il settore dei trasporti rimase al centro dell’interesse non solo nei negoziati con l’UE, ma anche nei media e nei dibattiti dei cittadini e delle cittadine svizzeri (dodis.ch/68436).
Consiglio federale in crisi di fiducia?
A giugno furono rifiutate alle urne sia la partecipazione svizzera ai caschi blu dell’ONU sia l’articolo sulla promozione della cultura e la naturalizzazione agevolata per giovani stranieri. Dopo questa clamorosa sconfitta alle urne, il Consiglio federale vide mettere in discussione ben più che il suo andamento di base: si verificò una vera e propria perdita di fiducia nei confronti di un governo «non sempre forte nella leadership» e fu diagnosticata una divisione del Paese. Tuttavia, il Consiglio federale era perfettamente in grado di difendere la propria politica. A tale scopo, secondo il Consigliere federale Ogi, la politica estera della Svizzera doveva essere più saldamente ancorata alla politica interna (dodis.ch/67773). La collaborazione all’interno del Consiglio federale e il rispetto della concordanza restarono un tema di attualità per tutto l’anno e furono oggetto di un’ulteriore riunione a porte chiuse alla fine dell’anno (dodis.ch/67782).
«Vino limpido» invece che «annacquato»
Quale doveva essere la politica estera della Svizzera negli anni 1990? Il Consiglio federale prese posizione al riguardo in un documento di riferimento che, nel 1994, fu discusso in modo approfondito in Parlamento. Il Consiglio federale era intenzionato a offrire un «vino limpido» e non a presentare «roba annacquata e confusionale». In definitiva, l’obiettivo era dimostrare che la politica estera atteneva «a interessi fondamentali del popolo svizzero» e che le decisioni popolari non avevano «mai fermato la storia del Paese» (dodis.ch/66378). Ne era consapevole anche il presidente della Confederazione Stich che, intervenendo al programma televisivo svizzero «Arena», difese la legge antirazzista contro cui era stato indetto referendum (dodis.ch/68546). A differenza delle altre varie decisioni popolari del 1994, il governo avrebbe vinto la votazione sull’adesione della Svizzera alla convenzione ONU contro il razzismo. «L’anno 1994 dimostrò tuttavia in modo lampante al Consiglio federale i forti venti contrari che si opponevano al corso della sua politica estera», afferma il direttore di Dodis Sacha Zala.
La selezione di documenti rilevanti per la ricerca è liberamente accessibile sul sito www.dodis.ch.
→ Link al volume DDS 1994
Link al volume DDS 1994
Al vernissage del 3 gennaio 2025