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A 75 anni da Babij Jar

75 anni fa, il 29 settembre del 1941, iniziava lo sterminio degli ebrei di Kiew. In due giorni, le truppe naziste, coadiuvate da collaborazionisti ucraini, trucidarono nel fossato di Babij Jar oltre 33 mila persone: anziani, donne, bambini, malati: tutti quelli che non erano riusciti a scappare prima dell'invasione tedesca. Babij Jar è oggi uno dei simboli della Shoha, ma per lungo tempo si è cercato con tutti i mezzi di nascondere all'opinione pubblica il carattere antisemita di quell'eccidio. E questo sia nell'ex Unione sovietica come anche in Svizzera.

A cura di Matteo Martelli

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